LIBERTA’ PER CHI????
Da un lato irridono le nostre iniziative, dicendoci che non ce n’è bisogno, che in Italia siamo già liberi di non essere cristiani.
Dall’altra, però, cercano ad ogni passo, in ogni momento, di attaccarci il loro adesivino, di applicarci il loro timbro, di piantarci nella schiena la loro bandierina.
Liberi di non credere, ma …una volta morti ti vogliono benedire; libero di fare apostasia, ma nella risposta alla richiesta di sbattezzo ti fanno sapere che non c’è scampo, hai solo rinunciato agli effetti pratici del sacramento, ma ti considereranno sempre uno dei loro.
Libero di educare i tuoi figli ad altre religioni, di non fargli frequentare l’ora di Cattolicesimo…però il bimbo DEVE avere di fronte un crocifisso, che lo guarda per tutto il tempo in cui sta in classe.
Libero di non essere cristiani, ma il Paese è “cristiano” quindi ti becchi leggi ispirate dalla Bibbia e devi pure stare zitto.
Autore NEBO da Le Ultimissime
Cosa è l’arroganza: un esempio.
Bruna Villella Radelli, 75 anni, sorella di Giorgio Villella, segretario UAAR dal 1999 al 2007, è morta l’altro ieri in un hospice di Padova dopo una lunga malattia. I familiari, anziché essere lasciati in pace con il loro lutto, hanno invece dovuto ribattere all’arroganza del cappellanno, che intendeva a tutti i costi benedire la salma, benché la defunta fosse notoriamente atea. La figlia si è opposta ed è stata insultata: “il sacerdote ha detto che quella era casa sua, che lì faceva quello che voleva e che sarebbe ripassato una volta che i parenti fossero andati via”. I familiari hanno chiesto il trasferimento del corpo all’obitorio dell’Ospedale civile di Padova.
“La realtà è che quando un clericale usa la parola libertà intende la libertà dei soli clericali (chiamata libertà della Chiesa) e non le libertà di tutti. Domandano le loro libertà a noi laicisti in nome dei principi nostri, e negano le libertà altrui in nome dei principi loro”
(Gaetano Salvemini)